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222 il governo del monaco


Il giorno di Pasqua destinato allo sterminio dei briganti — poco mancò — non segnasse la distruzione dei mercenarii — e se le malve1 italiane di fuori non avessero gridato «alla moderazione, all’ordine!» — era questo il momento di farla finita — con quella canaglia — morbo e disonore del nostro paese.

Regolo e con lui la maggior parte dei trecento — dinanzi al veto che era giunto di fuori — «di non tentare nulla per allora a favore di Roma» — non vollero rimanere inoperosi, e per molestare l’eterno nemico presero queste determinazioni. — Si arrolarono nelle truppe pontifìcie — indigene — e catechizzarono i soldati in modo — che nell’ordinanza di marcia, — col pretesto che lor toccava la destra — si ammutinarono. — Oli ufficiali che volevano usare la loro autorità furono bastonati — ed avendo il Generale D. — mandato alcune compagnie straniere per metterli all’ordine — cominciò una di quelle zuffe — peggiori di una battaglia campale — il risultato della quale fu che gli stranieri volti in fuga riguadagnarono le loro caserme. —

  1. Nome dei moderati.