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202 | il governo del monaco |
«Voi Principe, dovete tornare a Roma. — la vostra presenza qui non è necessaria per ora — mentre là, potete esserci utile, — credetemi — di un’utilità somma. — Potete dire che vi abbiamo posto in libertà sotto il vincolo della vostra parola d’onore. di non combattere contro di noi. — Dimettendovi dal servizio — voi non potete temere di essere molestato.
Eispose il Principe. — «Il vostro consiglio è savio ed io farò quanto voi dite. Comprendo che più utile vi potrò essere in Roma — e vi dò la mia parola d’onore — che sarò con voi per la vita e per la morte!»
Attilio fu della stessa opinione — quindi soggiunse, che per le relazioni sulle mosse del nemico bisognava far capo a Regolo, e Regolo darebbe avviso di tutti i movimenti delle truppe papaline. — Poi. avendo il Principe desiderato un mezzo sicuro per restare in relazione con loro — Attilio — su d’un pezzettino di carta — tanto piccolo da potersi inghiottire al bisogno — scrisse a Regolo una linea di riconoscimento pel Principe.
Il resto della giornata fu impiegato a seppellire i morti — che non eran pochi — ed alla cura dei feriti — sì gli uni come gli altri