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CAPITOLO XXXVI.

IL MIGLIORAMENTO UMANO

Orazio dopo aver accolto e lodato i nuovi amici — e fratelli — pensò di provvedere alla sicurezza generale. — Chiamò a sè Attilio ed il Principe, — ormai consacrato corpo ed anima alla causa nazionale — e parlò loro così:

«Noi fummo felici nell’ultimo incontro — è vero; credo però esser questo sito ormai troppo noto ai nemici, e quindi per noi pericoloso. — Il Governo farà di tutto — impiegherà ogni mezzo per snidarci e distruggerci: di questo non c’è dubbio. — Esso è capace di mandare qui tutto il suo esercito — e con la sua artiglieria rovesciare queste antiche mura. — Io non consiglio una subita ritirata — perchè anche il Governo abbisogna di tempo per fare i suoi preparativi — ma da qui innanzi, fa mestieri usare tutta la vigilanza possibile, per conoscere le mosse del nemico e non essere sorpresi.