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il castello 165


deva acconcio ai bisogni d’Orazio e dei suoi compagni di proscrizione. — Di più — come tutte le abitazioni edificate in quei tempi di sospetto — il castello aveva i suoi sotterranei in cui non solo era agevole il nascondersi, ma a traverso i quali si poteva percorrere immenso tratto di paese — nel seno della terra.

Chi avesse chiesto qualche cosa ai pochi pastori il cui gregge pascolava nei dintorni della foresta — avrebbe udito rispondersi, che nel centro di quella v’era un castello abitato dagli spiriti — cui nessuno aveva mai potuto avvicinarsi — perchè de’ più coraggiosi che lo tentarono non se n’ebbe mai più notizia.

Raccontavano ancora, che una figlia del ricco principe I..., che con la famiglia s’era trovata ai bagni marini di porto d’Anzo — essendosi avvicinata colle sue damigelle all’orlo del bosco, era stata, a’ loro occhi veggenti, portata per aria dagli spiriti — e più nulla se ne era saputo ad onta delle minute indagini fatte praticare dal padre in tutti gli angoli della foresta.

Ecco in qual paese di meraviglie capitò la comitiva condotta da Orazio.