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160 il governo del monaco


loro piede, identificate col piedestallo delle naturali colonne, vi avean formato dei graziosi tumuli, recessi di verdura, che invitavano gli stanchi viaggiatori al riposo.

«Riposatevi qui per un momento.» disse Orazio alle donne — e mettendo alla bocca un piccolo corno ch’ei portava a tracolla — ne trasse dei suoni che sembravan sproporzionati alla piccolezza dell’istromento. — Un suono simile rispose da una capanna di guardia, situata sopra uno dei detti tumuli — capanna che Orazio certo doveva conoscere e della quale i suoi compagni non si erano accorti.

Un individuo vestito alla foggia d’Orazio uscì dalla capanna — gli si fece incontro con aria di rispetto — ed una stretta di mano dei due — accennò che non si trovavano per la prima volta. — La sentinella (perchè tale era lo sconosciuto) dopo breve colloquio, ritornò verso la capanna — ed Orazio facendo segno alle donne di alzarsi, incamminossi precedendole verso l’edifizio.