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la foresta 159


Il marinaro poi è un essere più allegro degli altri — quando è a terra e da lungo tempo egli non l’ha toccata. — Questo non era veramente il caso del nostro John — ch’era rimasto molti giorni in Porto d’Anzo ed avea visitato coll’Yacht la maggior parte dei porti d’Italia; ma, comunque fosse, in questo nuovo mondo della foresta, egli si trovava perfettamente e non invidiava punto i suoi compagni nel tempestoso Tirreno. — Poi Clelia era così bella! così gentile! ed Orazio uno di quei tipi che affascinano la gioventù, ed era inoltre il suo salvatore!

Terminato il pasto frugale, la comitiva si rimise in viaggio — seguendo all’incirca la stessa direzione tenuta nel venire — e dopo aver camminato a lungo, giunse verso sera alla vista di quegli edifizi antichi — che il tempo sembra avere rispettato — simili, all’immortale Panteon — a cui non posso pensare, senza tributargli un pensiero di rispetto e di ammirazione.

Erano i nostri sul limitare della foresta — ove il sentiero metteva in un ampio prato — quasi circolare: — Secolari querce erano sparse con certa regolarità su tutta la superficie del circolo — e le reliquie di quelle antiche figlie della terra, cadendo per secoli al