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156 il governo del monaco


«da mangiare.» Così dicendo distese il mantello sull’erba ~ e facendo un segno a John che lo seguisse ~ s’imboscò con lui per una nuova direzione nella foresta — e entrambi scomparvero.

Silvia era stanca veramente — Clelia giovane e di costituzione più robusta — lo era meno; — però anch’essa trovò ben piacevoli alcuni momenti di riposo in quel sito ameno e appartato dal mondo — ove altra traccia di creatura umana non si distingueva che quella da loro stessi solcata sull’erba.

Dopo un momento di riposo — la nostra eroina — cedendo alla vivacità dell’età sua ed avendo scoperto che il praticello era variopinto di fiorellini — alzossi e si mise a raccoglierne un mazzolino da presentare alla mamma. — Tornata a Silvia, e sedutasi accanto — nel mentre che porgeva il mazzo — un tiro di carabina s’udì a non molta distanza e l’eco della foresta lo ripetè più volte.

Silvia fu scossa dal rimbombo della scarica — e certamente per la sua delicata natura, quel tuonare subitaneo in quella silenziosa solitudine ebbe qualche cosa di straordinario — Clelia però accorgendosi dell’effetto provato dalla madre — disse sorridendo: «ma questo è