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132 | il governo del monaco |
rità pontificie — condusse seco Manlio come cocchiere — ed Aurelia come cameriera — lasciando Silvia e Clelia ad una certa distanza — nel bosco che tocca la sponda del mare — sotto la custodia di Orazio. —
Eran ben custodite di certo. — L’Orazio Romano le avrebbe difese contro un esercito — e si sarebbe lasciato fare a pezzi per loro.
Il Capo d’Anzo a mezzogiorno e Civitavecchia a tramontana — sono i limiti di quella spiaggia inospitale e pericolosa — che si chiama «la spiaggia romana.» Il navigante nella stagione d’inverno — si tiene al largo in alto mare per non esser sorpreso dai venti di Libeccio — che vi soffiano impetuosi — e vi cagionano non pochi naufragi.
L’imboccatura del Tevere che si trova quasi nel centro di questa spiaggia — è praticata nella sola foce di Fiumicino da legni che non pescano più di quattro o cinque piedi d’acqua e nella sola stagione primaverile — essendo pestifero il luogo, a cagione delle febbri, la state — e pericolosissimo d’inverno per i venti di mare.
Sulla sponda sinistra del Tevere — verso Capo d’Anzo e Monte Circello — abitavano anticamente i bellicosi Volsci — che tanto da fare diedero ai Romani per sottometterli. — Di Ardea loro capitale — città cospicua —