Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
CAPITOLO XXII.
LA TORTURA.
Siccome l’ora della solenne vendetta — della popolare giustizia non era sonata ancora — i preti se la cavarono con la sola paura. — Essi ben temettero in quella spaventosa notte di veder rompere il capello a cui la giustizia di Dio tien sospesa la spada sterminatrice che reciderà il loro capo nefario: — ma fu differito il castigo. — Non, che la misura non sia colma — ma forse le colpe degli uomini — meritano ancora quell’abominevole flagello!
Conoscete voi la tortura?
Sapete voi italiani che dai preti fu torturato Galileo? il più grande degli italiani? — e chi se non i preti poteva istituire la tortura? — Ci voleva l’animo d’un arcivescovo, pir condannare a morire di fame in carcere murato Ugolino con quattro figli!
Sì! la tortura! — dacchè nella famiglia umana, vi furono uomini che svestirono le forme