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98 il governo del monaco


yacht! — Una signorina col suo yacht! — Ma che razza d’arnese è questo yacht; che portano le fanciulle inglesi ed offrono agli amici?

Lo yacht non è un arnese — ma una nave, su cui l’inglese ricco e coraggioso — solca gli Oceani — e passeggia il mondo tutto — come fosse la propria casa.

I francesi, gli spagnuoli, gli italiani non hanno yacht — benchè essi presumano di essere nazioni marittime. — La loro educazione è troppo molle. — Ricchi, si danno alle lussurie delle metropoli — e non avventurano l’effeminata loro esistenza sul mare tempestoso — e perciò l’Italia, la Spagna, la Francia non contano i loro Rodney, i Jervis, i Nelson.

L’inglese — anche millionario — repugna dall’ozio — compra un yacht — e si spinge sull’Oceano — a cercare le tempeste. — Egli non teme i calori della zona torrida — nè i ghiacci del polo. — Veleggia, corre, s’istruisce — e diventa robusto di corpo e di mente. — Con tali figli — Albione — signoreggia il mare da secoli. — Co’ suoi baluardi di legno — essa rese inviolabile e sacra la sua terra d’asilo — e si può sperare — che coi nuovi baluardi di ferro essa