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la giustizia 93


rore avrebbero potuto svignarsela — che, lì era Muzio solo — freddo e solenne — girando lo sguardo tagliente sui tre atterriti. — Dopo un momento entrava Silvio — all’arrivo del quale — Muzio additandogli la porta «Nessuno esca» disse.

Poi col pugnale alla mano — ordinò — pena la vita — al prelato di coricarsi boccone — la stessa ingiunzione fece ai due complici; — quando furono in quell’attitudine, tirò fuori una corda e cominciò a legare il più grasso — colle mani di dietro — Chiese poscia ad Attilio altra fune — e legò Gianni — il Monsignore riservò per ultimo — e mentre stringeva il legame tanto da stritolare le ossa degli scellerata un maligno sorriso sfiorava la bella bocca del mendico.

Ahi! gridava il prete, mentre Muzio stringeva — e quegli — «Perverso! non gridavi ahi! nella notte in cui hai derubato un orfano delle sue sostanze — e lo riducevi alla mendicità. — Non mormoravi ahi! quando portavi le vergini infelici a questo infame stupratore!

Non voglio nauseare chi legge — con tutte le bassezze, le giustificazioni — i giuramenti, le preghiere di questi tre perversi, per aver salva la vita. — Invano! — troppo sangui-