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90 il governo del monaco


«Saranno riuniti all’opera!»

Nel palazzo la triade de’ perversi — col pretesto dell’interrogatorio aveva separate le donne — e lasciata sola la Clelia. — Questa, prevedendo inganni — traeva dalla capigliatura un pugnaletto che si usa portare dalle donne romane — e dopo d’averlo considerato — ed assaggiatane la punta — lo nascose alla cintura sotto le pieghe del vestito. — Clelia era degna di coloro che anelavano alla sua liberazione.

Dopo le nove il prelato adornata la persona nel modo ch’egli credeva più ricco ed attraente — si accinse all’assalto della fortezza — così chiamava lui le sue seduzioni infami. Aprì dolcemente la porta della stanza ove si trovava Clelia — biascicò un «Buona sera, signorina,» a cui con voce piuttosto disdegnosa rispondeva la Clelia — «Buona sera.»

«Mi scuserete se vi ho trattenuta per tanto tempo in questa stanza, ma» soggiungeva con voce melliflua il volpone, «volevo proprio io stesso venire a congedarvi — ed annunziarvi che qualunque cosa sia successa a vostro padre — sarà da me dimenticata.

«Voleva poi che sapeste — bellissima fanciulla, — continuava a dire l’infame «ch’io