Pagina:Garbasso - La teoria di Maxwell dell'elettricità e della luce, Torino 1893.djvu/6


— 4 —


Quanto ai valori particolari di e nei differenti mezzi e alla grandezza di l’esperienza dimostra che: è

a) Per i mezzi veramente dielettrici è uguale al quadrato del l’indice di rifrazione per un raggio luminoso di lunghezza d’onda infinita.

b) Per la maggior parte dei mezzi trasparenti è sensibilmente uguale all’unità.

c) è molto prossimamente uguale al reciproco della velocità della luce nel vuoto. Per quest’ultima velocità Cornu e Foucault hanno trovato rispettivamente e , cioè in media


Del rapporto citerò solo la determinazione più recente, quella di. Abraham1, che ha dato


Se la luce si considera come un fenomeno di indole elastica i fatti indicati alle lettere a) e c) appaiono come concordanze casuali, inesplicabili: nella teoria elettro-magnetica della luce sono una conseguenza necessaria delle ipotesi fondamentali.

§2.


Forza elettrica (in misura elettro-statica) in un dato punto di un mezzo è la forza che si eserciterebbe in quel punto sopra un piccolo corpo recante l’unità elettrostatica di elettricità positiva.

Le sue dimensioni sono .

L’esperienza mostra che l’esistenza di una forza elettrica in un punto dello spazio implica l’esistenza di una forza elettrica in ogni punto circostante.

Forza magnetica (in misura elettro-magnetica) in un dato punto di un mezzo è la forza che si eserciterebbe in quel punto sopra un piccolo corpo recante l’unità elettro-magnetica di magnetismo nord.

Le sue dimensioni sono .

L’esperienza mostra che l’esistenza di una forza magnetica in un punto dello spazio implica l’esistenza di una forza magnetica in ogni punto circostante.



  1. H. Abraham, Sur une nouvelle dètermination du rapport v entre les unités C.G.S èlectromagnèliques et èlectrostatiques. [Aun. de ch. et de phys. (6), XXVII, 433, 1892].