si otterrebbero due equazioni analoghe: le diamo qui sotto, riscrivendo quella testè ottenuta:
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Perchè in uno spazio preventivamente in quiete si producano delle polarizzazioni dielettriche e magnetiche è necessario che le forze elettriche e magnetiche, qualunque sia la loro origine, compiano un certo lavoro; all’elemento di questo lavoro corrisponderà un incremento1 infinitamente piccolo dell’energia potenziale del campo.
Consideriamo dapprima il caso delle forze elettriche; su una delle faccie dell’elemento normali all’asse starà una quantità d’elettricità positiva : una deformazione elementare del sistema corrisponde ad un incremento di tale quantità.
Quindi il lavoro per ciò che riguarda X è misurato da
.
Un calcolo analogo ripetuto per e ci porterebbe a conchiudere che le forze per quanto riguarda compiono un lavoro
;
il lavoro compiuto nell’intero campo è dunque:
Ora, per le equazioni della polarizzazione dielettrica:
dunque il lavoro diventa
- ↑ Un vero incremento (positivo) trattandosi di forze esterne