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— È la luce elettrica.
— Come la fanno?
— Mediante una combinazione chimica: si mettono a bagno i carboni, s’avvicinano i poli, s’accende un fiammifero davanti a uno specchio, si gira la corda di bengala, e allora viene l’ingegnere Sfondrini, e dice: questa è la luce elettrica.
— Anche il gaz è una luce elettrica?
— No, figlio mio. Il gaz non è altro che il risultato della compagnia che lo fabbrica, e che si chiama gazometro: poi lo chiudono nei tubi, e lo portano al Municipio, chi ne vuole va dal sindaco, paga, e si fa dare la pressione, che gli serve anche di ricevuta.
— Papà! guarda quella mascherina bianca.... la vedi? perchè quel signore le ha dato un bacio?
— Egli è un suo fratello, che le dà l’addio, essendo in procinto di partire per l’America.