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Policarpo. — E tu, Agenore, ti sei divertito?
Agenore. — No, papà.
Policarpo. — Ecco le conseguenze dell’abuso dei piaceri! Agenore, ti do cinque minuti di tempo, per rettificare la tua primitiva asserzione.
Agenore. — Ma io mi sono seccato.
Policarpo. — E io, forse, non mi sono seccato più di te? Ma oggi è festa, e tu devi imitare la paterna ilarità. Ti ordino di essere contento, e di abbandonarti a segni di giubilo manifesto. Vuoi ubbidirmi, sì o no?
Agenore. — Ti ubbidisco subito, papà.
E si mette a piangere come una fontana.