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Emesso questo pensiero filosofico, Policarpo si concentra in sè stesso, come, al pari forse di Agenore, udisse qualche voce interna non abbastanza amalgamata con quella della coscienza.
Comincia intanto la discussione sugli organici.
— Papà! — domanda Agenore, reprimendo un moto dell’anima, che somiglia ad un sospiro — papà mio, me li fai vedere i ruoli organici?
— Figlio mio: i ruoli organici sono una cosa essenzialmente immateriale: nessuno li può vedere e, pur troppo, nessuno li può toccare. Guarda piuttosto il deputato Plebano, che parla adesso sopra i pubblici bisogni; egli era l’unica persona che avesse un Avvenire sul quale ha scritto tanti articoli, a favore di noi poveri impiegati; ma ormai non c’è più avvenire disgraziatamente per noi, e grazie al cielo neanche per lui.
Momento di pausa.