Pagina:Gandolin - La famiglia De-Tappetti, Milano, Treves, 1912.djvu/57

— Perdio, che razza di sprechi? e dire che l’ho conosciuta, io, che non aveva neanche camicia indosso.

— Eh! già: è appunto in.... questi casi che arrivano le risorse, quando meno ci si pensa.

Discorsi quasi simili avvengono tra l’oste e il salumaio; tra il droghiere e il merciaio, tra il macellaio e l’orzarolo. In questi giorni, il villino De-Tappetti, sulle bocche del vicinato, è salito alle proporzioni gigantesche del palazzo reale di Caserta; l’erbarola è convinta che la signora Eufemia si cambi, ogni quindici minuti, un abito di seta marron.

Sabato, il povero Policarpo, ricevè questa cartolina postale:


“Di casa, 13 Agosto.

“Chaco amicco!... Veniamo con questa a dirte che sttiamo Bene tutte cuante, come spero di Te, con la tua siniora e il re—