Pagina:Gandolin - La famiglia De-Tappetti, Milano, Treves, 1912.djvu/46

cui cresce rigoglioso il papavero, l’ortica abbonda, e i cespugli di corbezzoli si aggraziano dei loro bottoni di corallo. Il terreno è cinto da una staccionata cadente in cui lo stesso compianto Mazzarella non avrebbe trovato piú posto, per una nuova interruzione. In un angolo, si vede una cisterna in cui, secondo la leggenda che corre in paese, i gatti defunti avrebbero trovato l’estrema dimora fin dalla più remota antichità.

Policarpo, per godere una mesata intiera tale delizia, ha promesso di pagare 22 lire dicendo:

— Il sacrificio è grave, ma la salute prima di tutto.

La signora Eufemia, sposa e madre felice, avanti di partire ha gabellato alle amiche questa pietosa menzogna:

— Policarpo mi voleva fare un abito, ma io gli ho detto: abbi pazienza, caro mio, ma mi pare una bestialità: la prima