Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— Che poi non m’avessi da pigliare un febbrone?
— Lévateli subito: credi a me.
— Ma che mi metto? non posso mica restare in mutande.
— Aspetta facciamo così: Rosa, prendete la mia veste di lana turchina. Per un momento, ti metterai quella.
— Un funzionario dello Stato vestito da donna?
La dignità di Policarpo si rivolta, ma la necessità è urgente e superiore all’amor proprio. Così avviene che Policarpo, un momento appresso si avvia solennemente verso la tavola, mezzo vestito da uomo e mezzo da donna. Agenore ci ride. Il genitore lo fulmina con un’occhiata.
— Non si deve mai ridere sulle sventurate emergenze della famiglia, e dovreste invece apprendere, che il genitore afflitto da sventura idraulica, sa sempre nobilmente indossare la veste del sacrificio.