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La prima camera di De-Tappetti è mobiliata con un magnifico sofà di reps giallo, comprato dal perito Stella con 7 lire e 45 centesimi; un cassettone coi tiretti scortecciati e mancante di un piede; un orologio a pendolo, e che segna sempre le ore 5 e due centimetri, con l’unica lancetta che gli è rimasta; uno specchio, dalla cornice nera, e col cristallo rotto agli angoli e attaccato mediante margini di francobolli; quattro sedie di paglia perfettamente scompagne; una elegante poltroncina di reps azzurro, comprata dal perito Stella a 5 lire e 90 centesimi; una tavola rotonda intarsiata di macchie e di minuzzoli di pane, un mobile misterioso, coperto da due vecchi scialli della signora De-Tappetti, e che, poi, non è altro che un lettuccio di ferro incaricato di fingere, durante il giorno, un sofà, e accogliere, la notte, le stanche e non rimunerate membra della serva.
È dunque una sala, una camera da ri-