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— Mio compare, — soleva dire, — possiede ancora un seggiolone dei suoi avi, con lo stemma della famiglia sulla spalliera, e c’è una bestia rampante.

— Dunque, — comincia il cavaliere, per iniziare un qualsiasi discorso.

— Eccomi qua, — risponde Policarpo con accento maestoso di Coriolano alle porte di Roma.

— La salute?

— Benone. — risponde sorridendo Eufemia.

— E il nostro piccolo Agenore?