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sente uno squillo di tromba, e vede un maresciallo che porta via di peso qualche cosa che pare un cencio, mentre invece è il giovane Agenore, figlio unico di Policarpo De-Tappetti.

Quale vista per un padre! quale vista, per un Policarpo!

È questo il punto culminante dell’azione drammatica.

Policarpo. — Figlio mio!

Agenore (con voce strozzata). — Papà; mi portano carcerato.

Maresciallo. — Ah, è vostro figlio, questo pezzo di birbaccione? perchè non l’avete messo a letto? perchè non gli date un po’ piú di educazione?

Policarpo (dignitoso). — Maresciallo, ve ne prego.... non diminuite il mio prestigio davanti a un’indocile prole, che versa a piene mani il disonore sulla mia testa, che un giorno sarà canuta.

Maresciallo. — Meno chiacchiere!