Pagina:Gandolin - La famiglia De-Tappetti, Milano, Treves, 1912.djvu/104

da quella prospettiva rivoluzionaria. Agenore è fuggito di casa alle otto scusandosi col dire che andava a comprare un soldo di cialdoni.

Come mai l’oculata signora Eufemia ha prestato facile orecchio a così sfacciata bugia?

Come mai ella ha potuto, anche per un momento, supporre che nella vita di Agenore potesse intercalarsi un episodio, rappresentato da un soldo di cialdoni?

Non calunniate questa eccellente madre di famiglia. Il sospetto aveva subito attraversato l’animo suo.

— Agenore ha un soldo? Dio mio! si sarebbe egli macchiato di qualche crimine? Ma non può essere. L’avrà trovato per la strada. Ma quand’anche ciò fosse, come mai egli si getta subito in braccio ai bagordi, alla disperazione, al libertinaggio?

— Agenore, Agenore!

Hai tempo a strillare! Agenore è già lon-