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— Ahi! l’ammiraglio oggi ha la voce della burrasca. Tira libeccio!

Prospero, il giardiniere, giunse anche lui di corsa, con una faccia stralunata, cercando indovinare dagli occhi di Mario che ci fosse di nuovo.

Quasi nello stesso punto, arrivò il portiere Gennaro, con quel suo naso grosso, porporino, luminoso, che ricordava quei boccioni pieni d’un misterioso liquore con la tinta del rubino che i farmacisti mettono nelle vetrine, per attirare l’attenzione del pubblico, mentre invece non servono che a spaventare i cavalli.

Lisetta scese dalla scala e, vedendo quei tre uomini in riga, prese anche lei bravamente il suo posto, mentre l’ammiraglio passeggiava su e giù, con le mani incrociate sul dorso, come un caporale