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una camera per un amico: per voi, c’era a dirittura una palazzina....„

Massimo s’interruppe, dicendo al conte:

— Ma guarda quanto sei stato scemo! a quest’ora, già saresti dentro la cittadella.

— Mai più: ma ti pare? e non capisci che la delicatezza più elementare....

Massimo crollò le spalle e continuò a leggere:

”Tra poco, nell’andare da Pancaldi, passerò a prendervi all’Hôtel. Ci faremo compagnia, in questa gran noia ch’è la bagnatura. E poi verrete almeno a pranzo, alla buona, con noi. A rivederci fra poco.

“Vostro Ettore Sterbini.„


— Bene! — esclamò Massimo, — siamo a cavallo!