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— Io sì: o almeno mi pare d’aver sentito un colpo.... un botto.... un non so che....

Rimasero qualche minuto in ascolto, e in quel silenzio profondo intesero un pss! pss! che pareva un sospiro.

— Non c’è dubbio: ci siamo! — mormorò Prospero, — svegliamo questa bestia di Gennaro.

— Lascialo stare, non ci può essere che d’impaccio: lo sveglieremo se sarà necessario.... Vedi niente?

— Perdinci: mi pare di vedere un’ombra sopra il muro.

— E io ne vedo una muoversi attorno lo châlet.

— Leviamoci le scarpe.

Così fecero e curvi, guardinghi, strisciando lungo le spalliere, come due ca-