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drebbero in aria. E non bere più, chè a momenti il fiasco è asciutto.

— Buona guardia! — concluse Lisetta, con accento canzonatorio, — badate che la rugiada non vi faccia gonfiare i peperoni.

Quando Lisetta se ne fu andata, Mario cominciò a borbottare:

— Guarda che bella nottata che ci tocca passare.

— Per fortuna che la notte è calda e serena.

— Tanto serena e calda, che in verità si dormirebbe meglio all’aperto che in camera! — mormorò il domestico, quasi rispondendo a un intimo pensiero.

Gennaro fece un grugnito d’approvazione e appoggiò la schiena, con le mani conserte, al piedestallo di una statua di