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vedo e sento meglio di voi! — replicò Gennaro, inasprito, — e sarò proprio io, ci scommetto, che agguanterò per il collo quella canaglia del conte!

— Tu bevi bene, — osservò Lisetta, — ma non sai dire che degli spropositi. Si vede proprio che non capisci niente. Perchè dài della canaglia a quel signore, che un giorno o l’altro sarai costretto a inchinare e a servire come padrone?

— Ma siete matta in mezzo al cervello?

— Niente affatto, — disse Prospero, Lisetta ragiona giusto. E vi dirò, francamente, che pensavo la stessa cosa anch’io. Non ci facciamo illusioni: la padroncina tiene dalla parte del conte e, se loro due sono d’accordo, l’ammiraglio può sbuffare quanto gli pare e piace, ma