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E trascinandolo attraverso il giardino, si precipitò verso lo châlet, gridando:
— Bice, Bice! Ecco finalmente il capitano Liberti!
E prendendolo per mano, entrò nel salottino a pianterreno, ma si arrestò come fulminato, esclamando:
— Porco Giuda!
Il povero ammiraglio non osava credere ai propri occhi: gli pareva di fare un gran brutto sogno.
Massimo saviamente pensò ch’era meglio rimanere in trappola un solo, anzichè due, e profittando della sorpresa, si avviò, pian piano, quasi inosservato, verso l’uscita.
Il conte Tibaldi, a sua volta, conservò la necessaria presenza di spirito, e, fatto un inchino assai rispettoso all’ammiraglio,