Pagina:Gandolin - Guerra in tempo di bagni, Milano, Treves, 1896.djvu/186

gliono farmi perdere la testa; ma a momenti, ne fo qualcuna delle mie.

— Papà mio! — esclamò Bice: — che succede?

— Sono arcistufo! — urlò l’ammiraglio, facendosi scarlatto; non posso più sopportare queste scene di quell’altro pazzo da catena!

— Il conte?

— Sì, sì; il contino del cavolo! io non so chi mi tenga....

— Vedete dunque, — soggiunse con flemma atroce il capitano, — che appunto ci troviamo in mezzo a chi sa quali pasticci.

— Ma che pasticci d’Egitto! è un imbecille che mi crea una quantità di noie, e adesso vorrebbe provocarvi....

— Provocar me?