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— E il male, ahimè, è già molto inoltrato! — proseguì, fissandolo, il barone.
— Pur troppo, — rispose sospirando Giorgio, — datemi pure dell’ingenuo, ma io sono innamorato come un collegiale. Quistione di temperamento. Credi, è una cosa seria, sento che sarà il mio primo e ultimo amore.
— Non si comprometta! — l’interruppe gaiamente il commendatore Bellotti-Bon, — io ebbi almeno dodici primi e venti ultimi amori.
— Eh, no: qui non si tratta d’un passatempo qualsiasi, è una passione vera e pura....
— Ho capito! — esclamò il barone, — passione platonica, romantica e ardente: c’è di mezzo un marito e una virtù indomabile....