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— Eh, c’è purtroppo la legge della degenerazione!
— E n’è una prova anche questa vostra curiosa ripugnanza per il mare.
— Intendiamoci: io amo il mare, ma quando sto a terra: già, ho un temperamento fatto così, desidero tutte le cose che non ho: mi piacciono tutti i posti dove non sono. Il mio umore è assai fantastico....
— E che cosa ci può essere per la fantasia di più confacente del mare?
— Vedo le cose in altra maniera: quando sono in viaggio, come ora sulla Cariddi, quell’eterno cielo, quelle solite stelle e quelle vecchie nuvole, mi pesano sopra, con monotonia infinita e m’infondono un’uggia mortale. Il firmamento è stupendo, non dico il contrario, ma preferisco una partita di tresette col morto.