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Dire che il cavaliere Francesco Garzes, nello ascendere le scale, fosse tranquillo e sicuro di sè, come quando aveva da recitare la Fiammeggiante, sarebbe una menzogna: ma, dopo tutto, questa finzione molto arrischiata sorrideva alla sua fantasia di commediografo, e inoltre il pensare che tante gentili dame seguivano con interesse la sua impresa, gli dava un coraggio da leone.

Quanto all’esteriore, addirittura era incensurabile, e se l’avesse veduto Bice, in quell’uniforme attillata, elegantissima, non avrebbe potuto a meno d’esclamare:

— Non è quel che credevo! ha ragione papà: è uno degli ufficiali più distinti e simpatici.

Quando il domestico alzò la portiera del salotto, il capitano, chiamiamolo così,