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— Come le par che vada, dottore?

— Secondo me, non credo vi sia pericolo, salvo complicazioni. Ho fatto alla meglio una prima fasciatura, e per adesso non conviene rimetterci mano. Vedremo domattina.

— Ma che è stato? — chiese Gennaro, — una aggressione?

— Che aggressione! è un suicidio.

— Oh, povero giovane.

Il suicida schiuse penosamente gli occhi e domandò, con voce fievole:

— Dove sono?

— In casa dell’ammiraglio Sterbini, — rispose Prospero.

— Che combinazione! — mormorò il ferito, con un pallido sorriso, — un amico!...

— Un amico del padrone? — esclamò Gennaro, — andiamo subito a chiamarlo.