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— No, non conviene neppure aprire il finestrino: guardiamo piuttosto attraverso i vetri.
E così fecero. A un cantone della via, mal rischiarato da un fanale, si vedeva un certo brulichio di tre o quattro persone, attorno a una cosa nera, stesa sul marciapiede. A Prospero parve di sentire dei gemiti. Poi videro uno che s’allontanava correndo, mentre gli altri gli gridavano:
— Un medico qualsiasi: il primo che capita!
Prospero, malgrado le obiezioni di Gennaro, non potè a meno di spalancare il finestrino e allora un incognito, che passava in furia gridò a Prospero:
— Per carità; avreste dell’acqua.... una catinella.... qualche cosa?
— Ma che c’è? un ferito?