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che pensava di sposare un’altra. E nell’animosità istintiva spiavano tutto, cercavano di sorprendere qualche barlume di cospirazione, magari con l’intenzione pia di riferirne in tempo all’ammiraglio e sventare così gli strattagemmi dell’amore.

Ma se il conte Tibaldi era fiducioso fino alla ingenuità, Massimo era furbo e vegliava per tutti, affinchè al nemico non giungessero informazioni sopra i piani strategici. Egli aveva notato l’atteggiamento ostile delle contessine Cingoli, e anzi aveva pensato di profittarne, facendo dar loro delle informazioni false, che giungendo all’ammiraglio, avrebbero servito a disorientarlo.

Frattanto, nei circoli sfaccendati, si seppe che il conte Tibaldi, col suo inseparabile Cybeo, aveva avuto una lunga