Pagina:Galiani, Ferdinando – Della moneta, 1915 – BEIC 1825718.djvu/342

336 note aggiunte nella seconda edizione


in cambio di essa. Perciò intese il sovrano vietar questo solo cambio, e non giá quello delle merci col danaro. Ma il rimedio creduto dare con siffatto divieto fu assai mal immaginato e restò inefficace. E pur tanta era l’infelicitá de’ secoli, che quel principe ebbe fama di savio. Gli altri non ne sapevano piú di lui.

XXI

(p. 158, r. 13)

Mi ripugna il cuore dal tacere che la negligenza usata da alcuni magistrati provinciali sul giusto e ben calcolato prezzo delle «voci» de’ grani, degli oli, delle sete e di altri generi, ha fatto e fa danno grandissimo al nostro commercio, dandogli la scossa maggiore e piú perniciosa che abbia da gran tempo ricevuta. È bisognato ricorrere a’ metodi nuovi: far riveder da’ tribunali maggiori le valutazioni delle «voci»; farle riformare; perder tempo; far processi e liti; sono nate incertezze e quistioni legali nel senso de’ contratti; controversie tra la «voce» fatta e la «voce» riformata; dubbiezza di quanto e quale sia la pubblicata. Quindi mala fede, nuove malizie, contrasti tra’ commettenti e i loro commessi, incaglio e ruina. Evvi chi in tanto pericolo ha creduto men male abolir per sempre in tutto le «voci». Questo consiglio sarebbe stato precipitoso in quel tempo, in cui fu scritto il presente libro. Sará utile allorquando l’opulenza delle province e la ricchezza de’ coltivatori sará giunta a segno da liberargli dalla necessitá d’un contratto, che in sostanza altro non è che una vendita di frutto immaturo con anticipazione di denaro, a cui si dá lucro d’interesse incerto.

XXII

(p. 171, r. 3)

IUo seguitai allora la generale opinione di tutti gli antiquari, niuno eccettuatone, che riguardano le monete foderate come lavoro di particolari falsatori. Il gusto e la passione, che ho sempre avuta per lo studio delle monete, mi ha fatto poi nascer nell’animo una opinione che le monete foderate siano state tutte battute anche esse dalla pubblica autoritá ed abbiati tenuto luogo di monete di due metalli, o sia di billon. Cosicché le monete