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CAPO QUARTO

del cambio, dell’agio


Cambio naturale — Cambio mercantile — Spiegazione della natura del cambio — Qual utilitá si possa ritrarre dall’avvertire alle mutazioni del cambio — Dell’agio e sua natura.

La voce «cambio» dinota ia permutazione d’una moneta con un’altra o presente o lontana; e, perché di queste mutazioni ve ne sono di molti generi, sono anche molti e di diversa natura i cambi, e tutti meritano particolare e distinta definizione. Si può imprima mutare una moneta, che si ha attualmente in mano (la quale io chiamo «presente»), con un’altra anche presente, che sia o di diverso metallo o di diverso principato. Si può inoltre mutare la presente colla lontana, o che sia d’una stessa spezie di moneta, o che non sia. E cosí di quattro cambi mi conviene far parola.

La mutazione delle monete d’un metallo con quelle d’un altro si fa tra noi da persone occupate a si fatto impiego e dette «bancherotti» o «cagnacaualli». La regola di questo cambio è non meno la proporzione del prezzo dalla legge dato alle monete che la proporzione dell’intrinseco valore de’ metalli preziosi, che sono nelle monete. Vi s’ha da aggiunger poi il piccolo guadagno del cambiatore, acciocché possa vivere e sostenersi. Infine s’ha riguardo alla maggior comoditá, che danno i metalli ricchi per lo trasporto, che non dá il rame: donde viene quello che tra noi si dice «alagio», corrottamente da «agio».