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276 | libro quarto |
stabili nobilissimi e regi. Perciò a’ 21 maggio 1720, due anni soli da che il sistema erasi cominciato, gli fu dato il primo crollo colla diminuzione e discredito de’ biglietti, i quali furono poi a’ io ottobre soppressi ed estinti. Cosí, per soddisfare un debito di soli duecento milioni di lire di biglietti di Stato, si restò dovendone duemila e settecento milioni di biglietti di banco. Questa è in breve la storia del sistema del Law. Avvenimento memorabile ed atto a dimostrare quanto possa l’ingegno d’un uomo in mezzo a un popolo furiosamente amatore del nuovo ed incapace di riguardar le cose a sangue freddo.
Intanto può ciascuno comprendere essere stato il sistema dannoso, perché condotto a troppa estremitá; la Francia essersi trovata sana dopo sí grandi accidenti, perché il contadino non sentí il male del sistema, e le terre e i frutti di esse furono favoriti dal sistema, che ne accrebbe i prezzi ed il consumo; e finalmente l’avere un regno una mutazione simile a quella del giubileo, dalla sapienza del legislatore giudaico immaginata, non essere cosa che meritasse non avere fra gli altri legislatori niun imitatore, come quella che contiene in sé talvolta utilitá grandissime e singolari.
Avrebbe la storia della banca reale di Francia meritato ch’io ne avessi piú lungamente e particolarmente discorso; ma, i limiti della mia opera non me lo permettendo, terminerò qui di dire de’ banchi, e dirò degl’imprestiti pubblici.
Sono gl’imprestiti di varia natura: alcuni producono frutto, altri no, e, di que’ che dánno frutto, altri lo dánno per sempre, altri a vita. Della prima spezie sono i depositi de’ banchi convertiti a’ bisogni pubblici, de’ quali ho di sopra ragionato; dell’altra sono tutte le rendite, che noi chiamiamo «arrendamene», «fiscali», «istrumentari»; in Roma diconsi «luoghi di monte» e «vacabili»; in Francia «rentes sur l’Hotel de ville» o «effets royaux»; ed infine in ogni principato con diverso nome sono dinotate. Sebbene i fondi o sia capitali (che in molte parti sono dette «azioni» per lo dritto che dánno a conseguire i frutti) sieno, come ho detto, fruttiferi, pure nel commercio prendono, una co’ frutti e colla probabilitá loro, un valore certo e noto; e cosí