dir salvo tutto; ché altro di danno non hanno le calamitá, se
non la spopolazione, la quale apporta danno ed a coloro cui
toglie la vita ed a quelli a’ quali la lascia misera e scompagnata.
E perciò l’uscire il popolo è il male; l’uscire il denaro, se
giova a ritenere il popolo, è un bene. Colui dunque, il quale
dicesse doversi per impedir l’estrazione della moneta ordinar
buone leggi, costruir lazzeretti, formar valorose milizie, crear
magistrati prudenti e coltivare industriosamente le terre, direbbe
i veri e certi rimedi dell’estrazione; imperocché, dovunque è
pace, salubritá, virtú vera e libertá, non può essere che non
sienvi le ricchezze e la felicitá. E, sebbene tali ricchezze, quando
saranno ad un dato termine pervenute, s’apriranno da per loro
stesse invisibili e nuovi meati, onde scorrere ed allagare altrove; questo, che nasce dalla forza d’equilibrio, ch’è in ogni
cosa, non merita riparo, né, se volesse pur darsegli, ne ammetterebbe alcuno. Il che appunto conviene si tratti da me nella
seguente parte di questo capo.