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196 libro terzo


suo ritorno padrone di quattro quinti, e non d’un’oncia d’argento. Rincarite le merci straniere, coloro, che non possono piú comprarle, cercano trar profitto dalle rendite loro, che sono le produzioni natie del luogo, e le vendono piú care non meno a’ cittadini che agli stranieri. Agli stranieri non pare piú caro il prezzo, per la mutazione de’ cambi e perché resta lo stesso peso di metallo. Come a dire: vaglia in un paese un’oncia d’argento uno scudo, in un altro un ducato; se in questo si muta il prezzo al ducato d’una decima parte, il cambio, che era di cento scudi per cento ducati, si fa di cento a centodieci; mutazione d’apparenza, non di veritá. Chi dunque viene di fuori a comprar quel che prima valeva cento ducati, e lo trova valer dieci, non ne prende cura nessuna, sempre che alla sua patria riceverá i suoi cento scudi.

Ma a’ cittadini l’incarimento muove gravi doglianze: né si può dire che sieno giuste, né che nolsieno; ma convien chiamarle erronee. Non sono giuste, essendo falso incarimento, quando il venditore sotto qualunque nome chiede lo stesso peso di metallo: non ingiuste, perché, pagandosi i crediti ed i salari in moneta, che solo in nome è la stessa di prima, è cosa dura il dover comprare coll’antico peso e con mutazione di prezzi per coloro che riscuotono l’istesso prezzo e non lo stesso peso. Sono, sì bene, erronee querele; mentre l’inganno delle voci fa che del vero male, che è la diminuzione delle mercedi, non si dolgono: del falso si querelano.

In tale stato di lamenti, ognuno, per consolarsene, alza il prezzo a quello ch’egli ha da vendere o affittare, case, terre, mobili; e, mentre questa classe di gente si ristora, torna il danno onde prima cominciò, cioè su’ salariati dal principe, i quali, continuando ad aver lo stesso soldo, non ne traggono le stesse comoditá. Le querele di costoro costringono il principe alla fine ad alzar le paghe; onde è che tutto ricade finalmente sul sovrano. Quale è dunque l’utile dell’alzamento? Questo appunto, che, per sentirne danno il principe, si richiede un giro, che non si fa repentinamente. Or, siccome l’alzamento s’ha da far solo negli estremi mali, un rimedio, che apporti tardo danno,