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152 libro terzo


Ma, per apportare ordine e lume in tanta oscuritá, è bene spiegare che sia questa proporzione tra le monete. E prima giova premettere che il valore intrinseco delle monete è diverso un poco da quello del metallo, dovendosi apporre la fattura e talor anche il dritto di signoria; e questo ascende tra noi, a un di presso, al terzo del valor del rame, il cinquantesimo dell’argento, il quattrocentesimo dell’oro. Ma, siccome questa è una spesa fissa ed invariabile, il variar della valuta della moneta intieramente dipende dal variar del metallo, e con esso è congiunto. Quindi è che, tacendosi la fattura, quando si parla del valor della moneta intrinseco, s’intende sempre del metallo; a dimostrar l’origine del quale l’intiero libro primo è stato consumato. Ciò spiegato, entriamo a parlar della natura di questo valore.