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capo terzo 121


di nuovo, non è necessaria, né sarebbe utile a cosa alcuna. Altri credono esservi difetto nelle monete d’argento, vedendo spariti i ducatoni e mezzi ducatoni battuti dal marchese del Carpio, uomo d’immortale e gloriosa memoria. Ma costoro non avvertono che questo non può nascere dalla miglior qualitá del loro argento, perché le «tredici grana» e le «ventisei», che sono suddivisioni loro, sono abbondantissime; e pure non solo esse sono della stessissima qualitá, ma hanno minor valore estrinseco, perché, per evitar le frazioni, invece del trentadue per cento, furono alzate solo del trenta. La causa adunque dello sparimento di questa moneta egli è ch’essendo la piú antica, per molti accidenti il tempo l’ha consumata. Inoltre le monete grosse si logorano meno delle piccole, onde vi è minor perdita a liquefarle; e di questo sparir di esse non è da accorarsene piú che dell’essersi disusate le monete de’ re Aragonesi ed Angioini.

L’oro appresso di noi era tutto forestiero, ma in questo anno se n’è battuto un poco in tre differenti grandezze, di due, quattro e sei ducati nostri, chiamati «zecchini», «doppie» ed «once» napoletane. Delle monete forestiere, che corrono in un regno, io ragionerò in altro luogo: qui dirò solamente che l’oro è metallo cosí prezioso e necessario, e gli errori in esso sono tanto gravi, che si converrebbe trattarlo del tutto come mercanzia e gemma, anche se nella zecca propria fosse coniato. L’esperienza ha fatto conoscere a’ sovrani ch’era bene lasciarlo correre a peso, e non sull’autoritá del conio; e perciò da per tutto s’usa pesarlo, e l’impronta assicura solo il prezzo al peso: sicché in parte giá si tratta come mercanzia. Io desidero e prego il cielo che faccia anche conoscere a chi regge quest’altra veritá, che, siccome il peso è lasciato al libero esame di ciascuno, cosí si avrebbe a lasciare anche il valore, e l’impronta riserbarla solo ad autorizzare la bontá della lega. Cosí facendosi, avrebbe perfettissimo regolamento la moneta, e non si richiederebbe tanta arte e studio a medicare i mali, che in quel caso non potrebbero generarsi in lei. So bene che la cognizione delle veritá appartenenti al governo è lentissima, e piú lenta ancora è l’introduzione di que’ miglioramenti che da gran tempo sono giá