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94 libro secondo


compra caro, si vende anche caro; sicché il lagnarsi de’ prezzi alzati era un lagnarsí che le cose si vendeano bene.

Né è vero che i forestieri vi guadagnino (che è il terzo capo di lamento); perché gli stranieri, non essendo sovrani negli Stati altrui, soggiacciono essi ai prezzi posti da’ nazionali ed alla medesima mutazione di nome; e insomma tanto gli uni che gli altri sotto qualunque denominazione debbono dare lo stesso peso di metallo. Ma di questo si dirá in appresso. Per ora mi basti, per sollevar col riso l’animo di chi legge, il fargli avvertire che l’alzamento de’ prezzi va direttamente a distruggere ogni effetto dell’alzamento della moneta, e, mantenendo la stessa realitá, muta le voci. Quando dunque i francesi dolevansi d’ogni cosa incarita, si dolevano che l’alzamento tanto abborrito non avesse avuto il suo effetto; onde pare che ne desiderassero un altro. E certamente, se le rappresentanze di pochi potessero render colpevole una nazione, in pena l’avrebbero meritato.

Neppure, in quarto luogo, era giusto motivo di lamento che alcune monete, lasciate non alterate dalla legge, lo erano state dal popolo. I. Perché è impossibile che questo provenisse da’ forestieri, i quali in Francia, regno per natura opulentissimo, hanno assai piccolo commercio. II. Perché, se cosí si era fatto, bisogna che cosí la natura il chiedesse; essendo vera massima, e dall’esperienza di tutti i secoli confirmata, che le operazioni de’ popoli sono sempre rivolte a seguire il corso naturale e giusto o a discostarsene il meno che sia possibile; siccome per contrario le costituzioni di chi dee ben governare alle volte lo angustiano e lo violentano, e, se elleno avessero tanta forza in sé, quanto hanno di nocumento, sarebbero capaci di disordinare uno Stato. Ma la provvidenza ha data alla natura nelle sue stesse leggi una forza infinita di conservarsi, che distrugge ogni opera che se le opponga contro e la disfá; e questa forza nella societá si potrebbe ben chiamare una elasticitá morale, di cui altrove parlerò; dove anche si vedrá se sia vero quel che in ultimo luogo la rappresentanza contiene, e si vedrá che o non è vero o non produce danno all’intiero Stato. Frattanto si può conchiudere che de’ mali in essa esposti, falsi o veri