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della robbia. 87


§ 833. Dalla composizione risulta che la robbia ama un terreno argilloso-vegetale-calcare, e che facilmente fornisca soprattutto dell’acido carbonico. In questa pianta è a desiderarsi un rigoglioso sviluppo della parte erbacea e legnosa, quindi non si avrà timore, come ne’ cereali, di vederne il versamento a scapito de’ semi, e se anche sembra che l’acido fosforico non entri in gran parte nella costituzione della pianta, il che significa non aver essa bisogno di molto azoto, pure noi sappiamo che questo principio somministrato in forma d’ammoniaca unitamente all’acido carbonico favorisce mirabilmente lo sviluppo erbaceo della pianta, e per conseguenza anche la formazione d’abbondante parte legnosa. Epperò non saremo avari nel dare al terreno concime organico in abbondanza, e singolarmente concime da stalla, il quale meglio di ogni altro può fornire una giusta proporzione di acido carbonico e d’ammoniaca.

Un fatto abbastanza singolare è la diversa colorazione che prende la robbia nelle differenti condizioni di suolo e circostanze meteoriche. Noi sappiamo che il sugo di questa pianta naturalmente giallo non si fa rosso che per una specie di ossidazione; or bene, quale sarà la causa che in alcuni terreni la garanza è gialla, in altri rosea, in altri quasi affatto rossa? dipenderà forse dalla maggior o minor facilità di ossidarsi nella terra? Vi saranno dei terreni o dei concimi che ne favoriscono o ne contrariano l’ossidazione? Perchè nei climi piuttosto aridi la robbia è sempre rosea o rossa? Dipenderà forse dalla stessa cagione che abbiamo già notata al § 43, in cui esposi il dubbio che i tessuti che trattengono l’ossigeno o che posti in condizione di trattenerlo, come avviene nei momenti di siccità o di mancanza di temperatura sufficiente, prendono un color più intenso tendente al giallo od al rossiccio? Il fatto implica una causa che merita d’essere studiata, essendo essa forse di una importanza maggiore di quel che si crede, poichè appartiene ad una sfera di cognizioni anche di molto superiori a quelle dell’agricoltura.

§ 834. La robbia ordinaria non è vivace come le altre specie, e solo le radici lo sono, morendone ogni anno lo stelo. Essa si propaga per semi, per radici munite di occhi, dividendo le vecchie, ed anche per talee, ossia per rami muniti di gemme. In qualunque maniera però s’intenda di propagare questa pianta, sarà indispensabile preparare il terreno