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rebbe di circa 500; secondo il marchese Faà di Bruno (Piemonte), il quale sperimentò più volte in grande la coltivazione dell’arachide, il prodotto sarebbe di 560 chilogrammi all’ettaro. Questa grande differenza di prodotto in confronto di quello dei paesi nativi mette in dubbio il vantaggio di tale coltivazione.

Varia inoltre il reddito in olio secondo che l’arachide crebbe in clima caldo o no; infatti nella Spagna se ne cava il 60 per % in olio; nel mezzodì della Francia il 33 per %, e, secondo il detto marchese Faà, sarebbe il 47 per %. Il Vasalli asserisce d’aver ottenuto in ragione di chilogrammi 1800 all’ettaro, ed il 50 per % di olio.

Il tortello d’arachide allo stato normale contiene 8,23 di azoto, con 6,6 d’acqua per %. Questo residuo fu da taluno indicato buono a far pane unendolo ad una certa proporzione di farina; ma la gran quantità d’azoto che contiene non costituisce glutine, per il che il pane non resta soffice, ed è di difficile digestione. Conviene invece usarlo pel mantenimento del bestiame e specialmente della polleria.


della nocciuola di terra.

§ 819. La nocciuola di terra (cyperus esculentus), ama il terren sciolto, profondo e discretamente concimato. Si semina in maggio in solchi profondi 0m,10 e distanti 0m,40. Il seme va rammollito dapprima nell’acqua; s’inaffia dopo due giorni. Si sarchia frequentemente, e desidera l’umidità. In settembre l’ingiallimento delle foglie indica che è tempo di cavar le nocciuole dalla terra; si cavano colla vanga; si fanno asciugare; indi si ripongono in mucchi non troppo alti. Di questa pianta, finora non coltivata nell’alta Italia non conosco nè il reddito in semi, nè il quantitativo d’olio che questi contengono.

del papavero.

§ 820. Il papavero (fig. 182) (papaver somniferum) era in Italia coltivato una volta più che oggidì, ed entrava nell’ordinaria rotazione prima del frumento. Dimenticato in seguito, ed introdotto nuovamente nella coltivazione, dacchè si conoscevano le proprietà narcotiche dell’oppio, l’olio che si estraeva dai grani veniva adoperato soltanto nell’industria e nelle