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della canapa. 53

quanto maggior tempo passa tra questa e l’estirpamento, il filo che se ne ottiene riesce meno bianco.

§ 799. Per la macerazione si deve ridurre la canapa in fascetti d’una circonferenza di circa 0m,50, procurando nell’istesso tempo che ciascun fascetto sia formato da steli dell’eguale lunghezza e grossezza.

Perchè si macera la canapa, e qual’è l’effetto della macerazione? La canapa si macera perchè i filamenti tessili di questa pianta sono agglutinati e riuniti fra loro da una sostanza gommo-resinosa, che bisogna distruggere acciò possano disgiungersi; ed i mezzi che verrò indicando servono a suscitare, per mezzo della umidità e del calore, una specie di fermentazione che scioglie e decompone questa sostanza gommo-resinosa.

Nell’Italia, e specialmente nel Bolognese, tre mezzi diversi sono adoperati per la macerazione della canapa, Il primo, usato ove sia mancanza o scarsità d’acqua, è quello di stendere la canapa appena raccolta su d’un prato ove risenta l’azione della rugiada, rivoltandola ogni giorno ed ammonticchiandola alquanto al mattino, mentre è ancor umida, acciò il sole la riscaldi ma non la dissecchi. Un tal metodo, come si può supporre, è il più lungo e dispendioso durando circa un mese, e dà inoltre un filo di color grigiastro. Il secondo, che pure indica mancanza d’acqua, consiste nel cavare una profonda fossa, atta a contenere i fascetti, il cui fondo ed i cui lati siano d’argilla ben battuta. Indi si dispone uno strato di fastelli ed uno di terra, e così continuando sino alla superficie del suolo, avvertendo che l’ultimo strato deve essere più alto del terreno circostante onde non vi penetri l’acqua. Anche questo metodo è lungo, d’esito incerto, e fornisce una canapa inferiore. Il terzo mezzo di macerazione, che è il migliore ed il più adottato, è quello di porre la canapa nell’acqua. Questa operazione si può fare tanto coll’acqua corrente, quanto coll’acqua stagnante, però con qualche differenza di risultamento. L’acqua corrente scioglie lentamente e trasporta la materia gommo-resinosa e la colorante, e la canapa resta di un color bianco-gialliccio lucente, assai apprezzato. Coll’acqua stagnante l’operazione riesce più breve pel maggior calore che mantiene, e per quella specie di fermentazione putrida che facilmente si sviluppa nell’ammasso dei fascetti; ciononpertanto la canapa riesce meno bella di colore, per quanto forse acquista una maggior morbidezza. In ogni modo i maceratoj d’acqua