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34 della fava

zione data dell’Einhoff, dove la proporzione dell’acqua sarebbe quasi doppia di quella che ordinariamente si riscontra nella fava, cioè di 8,6 per %.

Le ceneri danno le sotto indicate sostanze:

Potassa 45,46 
Calce 4,72 
Magnesia 6,13 
Ossidi di ferro e manganese 0,66 
Acido fosforico 39,11 
    »     silicico 0,47 
96,55.

§ 787. Dall’esame della composizione della fava, e da quello delle sue ceneri, risulta non solo la grande facoltà nutritiva di questo grano, ma eziandio che il terreno più adatto per la sua coltivazione è quello che conviene anche al frumento, cioè l’argilloso alquanto umido. La fava incomincia a vegetare quando la temperatura media è giunta a +6°, il che ordinariamente succede verso il principio di Marzo, e richiede circa 1700 di temperatura media all’ombra per maturare il grano, in modo che si raccoglie circa la metà di giugno, epoca dopo la quale ordinariamente il melgone comincia a soffrire per la siccità naturale al nostro clima. Dopo la fava si potrebbe con successo coltivare il melgone quarantino, ove sia abbondanza di concime e d’acqua d’irrigazione, oppure il miglio, il panico e la fraina, ove non si abbiano questi vantaggi.

Dall’ispezione dei componenti della fava sembrerebbe ch’essa abbisogni di molto concime, se non si voglia lasciar esaurire il terreno de’ principj organici azotati. Il fatto però prova il contrario, che anzi ripetendo anche per tre anni la coltivazione della fava sullo stesso spazio e senza concime, avviene che il terreno contenga maggior azoto al finire del 2° anno o del 3.°, che non nel 1.° avanti che si seminasse la fava. Ecco quanto ci riferisce Arturo Jung per un ettaro di terreno che produceva ordinariamente ettolitri 17 circa di frumento, seminato a fave per tre anni consecutivi, lavorato in autunno ed in primavera, piantando in linee distanti 0m,60.