Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
terreno, concime e coltura. | 31 |
e 0m,50 fra le piante su di ciascuna linea. Ma questa distanza ci sembra soverchia, poichè se viene a mancare qualche pianta, come spesso succede, rimangono molti spazi improduttivi nel terreno. Oltre a ciò è provato che queste radici è meglio che non sorpassino i due chilog., il che si ottiene piantando a 0m,31 circa nelle linee, mantenendo queste a 0m,60 fra loro.
Nate le piante, quando le foglie abbiano una lunghezza di 0m,25 circa, si pratica una prima zappatura, perchè le male erbe le soffocherebbero; nell’egual tempo si diradano al giusto punto le piante fra le linee, lasciandone una sola e la più vigorosa per ogni ceppo, o si ripiantano dove mancano. Dopo quindici giorni si rinnova la sarchiatura, la quale si ripete quando surgano nuove erbe e fin a tanto che le foglie della barbabietola siano tanto sviluppate da impedirne la vegetazione.
§ 781. Coltura per trapiantamento. Nei climi ove la primavera corre piuttosto secca, per il che vada fallita gran parte della semina, giova seminar presto le barbabietole in vivajo posto in luogo soleggiato, da dove poi si trasportano nei campi piantando col foraterra, quando abbiano tre o quattro foglie, avvertendo di cimarle a 0m,10 sopra il colletto della radice, onde la pianta evapori meno e meno facilmente dissecchi. Con tal mezzo si ha maggior tempo di disporre il terreno, e di piantare più presto. Sarà anche ottima cosa ripiantare subito dopo una pioggia; nel piantar col foraterra s’introduce la pianta fino al colletto, e poi vi si comprime intorno alquanto la terra, facendo collo stesso strumento un altro foro vicino al primo e piegando il foraterra verso la pianta. Nel caso che la stagione sia ostinatamente arida, si potrà senza grave spesa inaffiare un poco presso la pianta.
In simili circostanze assai meglio sarà seminare la barbabietola sopra letti caldi e trapiantare sul principio di primavera, appena che non si temano più i geli, e che la terra sia ancora naturalmente umida. La semina sui letti caldi fatta in Gennajo o tutt’al più in Febbrajo, può dare pianticelle atte ad essere ripiantate anche alla metà di Marzo e per tal modo ottenere il massimo prodotto, potendo la pianta mettere a profitto non solo la temperatura di due o tre mesi di più, ma eziandio l’umidità naturale dei primi momenti di primavera, per il che riescono già assai vegete e grosse